Come anticipavo nel mio articolo precendente, per far funzionare Drupal 8 su Aruba bisogna attuare i soliti accorgimenti sui file htaccess per evitare soprattutto di visualizzare col browser il fastidioso errore 500.
In quella sede, però, ho omesso di elencare tutti gli htaccess che si creano e come evitare una loro successiva modifica attraverso gli script.
I file htaccess che vanno ritoccati sono tutti e si trovano:
– Nella root del sito e va commentata la riga Options
– ./vendor/.htaccess la riga “Options -Indexes -ExecCGI -Includes -MultiViews” si trasforma in “Options -MultiViews”
-./sites/default/files/.htaccess la riga “Options -Indexes -ExecCGI -Includes -MultiViews” si trasforma in “Options -MultiViews”
-./sites/default/files/tmp/.htaccess la riga “Options -Indexes -ExecCGI -Includes -MultiViews” si trasforma in “Options -MultiViews”
Per evitare che gli script rielaborino i vari htaccess andrebbe modificato:
– il file: /core/lib/Drupal/Component/PhpStorage/FileStorage.php alla riga: “Options -Indexes -ExecCGI -Includes -MultiViews” e va trasformata in: “Options -MultiViews”
Da quello che mi risulta Aruba non dovrebbe ritoccare gli htaccess quindi questa modifica si può anche evitare di farla. Però se la mia affermazione non dovesse essere vera, bisogna tenerne conto.
Inoltre, c’è una directory (/sites/default/files/php), che va tolta. Qui vengono ricreati dei file di template che vengono ricostruiti dopo aver trasferito il sito. Quindi è buona norma, per evitare che l’hosting di Aruba crei problemi, di cancellare quella cartella: si ricreerà navigando il sito.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!