Cosa farei al suo posto?
Ho avuto modo di fare 4 chiacchiere con un amico che non sentivo da tanto tempo e, come si usa in questi casi, ci siamo aggiornati sul cosa abbiamo fatto nel frattempo!
La crisi, in questi anni, ha messo alla prova gli audaci e anche lui è diventato autonomo e si è trasformato in una guida turistica in una regione molto spesso abbandonata a sè stessa e poco valutata, nonostante le sue innumerevoli bellezze naturali.
Quindi mi sono ritrovata a pensare: come mi comporterei se fossi al suo posto? Come mi promuoverei?
Ho avuto qualche idea che vorrei condividere con voi.
Se mi trovassi nella sua regione e fossi una guida turistica penso che, per prima cosa, potrei cercare di portare a termine degli accordi commerciali con delle pensioni o dei B&B per cercare di promuovermi. Lascerei dei volantini alla reception o parlerei col titolare per trovare una sorta di collaborazione stretta. Magari l’albergatore potrebbe parlare delle mie gite ai suoi ospiti ed in cambio, io guida, potrei abbassare il prezzo fisso.
Ho nominato pensioni e Bed & Breakfast perchè da mia esperienza sono quelli che legano di più coi loro ospiti facendoli sentire quasi come a casa propria.
Nulla mi vieterebbe però di convenzionarmi anche con gli hotel o con i villaggi turistici, se ce ne fossero.
Così facendo il passo è breve per farsi un po’ di amicizie o collaborazioni continuative che contano.
Poi la seconda cosa che farei, chiaramente, è la promozione in internet. Esempio: semplice ed economico: mi fare il mio canale YouTube e la pagina FaceBook della mia attività. Filmerei o fotograferei qualche paesaggio suggestivo e li pubblicherei. Oggi siamo andati di qui, domani visiteremo là. Filmerei magari degli spezzoni di gite, soprattutto paesaggi e momenti salienti per pubblicarli su YT e condividerli su FB. Per questo non servono grandi attrezzature, solo un po’ di tempo e molta buona volontà, impegno, costanza, voglia di imparare e di rimettersi in gioco.
Ai miei clienti proporrei un pacchetto del genere: gita + DVD della propria gita ad un prezzo particolare. E mi attrezzerei di Go-Pro sulla testa.
Poi mi associerei anche con gli artigiani del luogo, quelli che producono souvenir, oggetti tipici, bigiotteria, o alimenti tipici o qualsiasi altra cosa che possa essere associata al luogo. Passaggio specificato nel programma della gita: visita alla bottega dell’artigiano Tizio Caio, dimostrazione della sua opera e piccolo omaggio.
Si intraprenderebbe, quindi, la classica attività di rivalutazione del territorio, non solo dal punto di vista turistico, ma anche dell’artigianato, Una cooperazione stabile tra gli abitanti di un paese che ormai è stata dimenticata da tempo.
A vederla un po’ più in grande ci starebbe anche il piccolo investimento della creazione di un sito internet con lo scopo di descrivere le bellezze naturali e di collocare nelle vicinanze le strutture ricettive o i luoghi da visitare o gli artigiani presenti ed i loro prodotti, progetti, idee.
Una vera e propria attività di Pro Loco: varie aziende unite tra loro con lo stesso scopo: lavorare, produrre ricchezza, non solo monetaria ma anche sociale.
Perchè il benessere è una ruota, bisogna farla girare.
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